ich liebe dich

ridacchio per l’immensa tenerezza che Dylan mi fa, con i suoi occhioni blu così sgranati, non aspettandosi minimamente un mio gesto così pieno di coraggio… quel coraggio che ha sorpreso anche me, perché non pensavo di riuscire a baciare le sue labbra con tanta naturalezza in mezzo a una strada affollata… quel coraggio trovato grazie a lui, perché se lui è al mio fianco, allora mi sento come un leone, capace di affrontare il mondo intero, di affrontarlo a testa alta, fiero del ragazzo che sono… un ragazzo con dei sentimenti sinceri che non fa nulla di male come invece gli individui mossi da cattiveria pura vogliono far credere, sminuendo l’amore tra due persone dello stesso sesso.
adoro spiazzarlo così, facendogli vedere anche questa parte di me, celata a tutti ma non a lui, la mia anima gemella… e mi domando cosa susciterò in lui quando scoprirà il mio lato più malizioso, perché oltre l’imbarazzo causato da certe fantasie particolarmente colorite, c’è un piccolo Xander desideroso di esplorare nel dettaglio ogni minimo centimetro del suo corpo… ma meglio se ora cambio discorso… sì, con me stesso.
- davvero? -
chiedo felice anche se Dylan con le sue parole già ha confermato di aver apprezzato ciò che gli ho detto, un qualcosa che sembra averlo sconvolto dentro - di nuovo - ma sempre in modo positivo… un qualcosa che mi è venuto spontaneo dire, come mai avevo trovato facile, giusto, da pronunciare.
- voglio dirti un mucchio di cose meravigliose! voglio dirle solo a te, voglio l’esclusiva su questo ma non solo, la voglio su tutto… voglio essere l’unico… e anche se mi hai ripetuto più volte che lo sono… e lo sarò… io comunque lotterò per farti sentire sempre speciale, Dylan… speciale per me. -
farfuglio con timidezza mente ricambio la sua stretta con decisione, passando un braccio sotto al suo, avvolgendolo intorno alla sua schiena mentre un piccolo fremito mi scuote nel percepire il suo respiro smuovermi delicatamente i capelli, strappandomi un sommesso mugolio… e poi… poi il caos… oddio, aspettate… non in senso brutto! ma come potrei sentirmi se non tutto piacevolmente scombussolato quando il mio ragazzo mi chiama in quel modo?
amore mio…
l’ha detto davvero! l’ha detto l’ha detto l’ha detto! non posso essermelo immaginato né averlo sognato.
- Dylan, mi esplode il cuore… questo è tentato omicidio di angioletto! - accenno una risata, ma non sto di certo scherzando… e mi mordicchio il labbro inferiore torturandolo con i denti in modo quasi convulsivo mentre osservo la sua mano chiusa a pugno sollevarsi verso di me, regalandomi una scarica assurda di adrenalina - i-insieme, amore mio… ti giuro che da solo non riuscirei mai a essere forte. -
allungo la mano libera verso la sua, imitando quella stessa posizione, per poi afferrare il suo mignolo con il mio, stringendolo per sancire la dolcissima promessa che ci siamo scambiati, mentre con lo sguardo incatenato al suo, non riesco a smettere di sorridere come un ebete, come qualcuno che ha finalmente raggiunto l’estasi.

mi sorprendo a essere completamente rilassato, stretto con forza dal mio ragazzo, nonostante in questo momento, in una strada affollata, la gente ci passi affianco in continuazione, forse fissandoci, forse giudicandoci… forse semplicemente ignorandoci… però io non ci penso minimamente, concentrato come sono a godermi il calore del suo abbraccio, il modo protettivo in cui Dylan mi fa appoggiare il capo contro il suo petto… sorriso ampiamente perché così posso sentire il battito del suo cuore, vivido mi raggiunge entrando quasi dentro di me, raggiungendo le profondità della mia anima, mentre le sue labbra causano tanti piccoli brividi di piacere là dove si posano in un tenero bacio. devo trattenermi dal mugolare.
dolcissimo angioletto…
in un attimo mi vergogno da morire, con le guance che si imporporano immediatamente, alla consapevolezza - perché sì, ne sono sicuro - che lui mi veda così innocente… quando poi il mio corpo reagisce alle sue attenzioni, anche alle più caste… come quando, nel fast-food, la sua bocca ha sfiorato le mie dita non lasciandomi di certo impassibile.
fortunatamente il suo pizzicotto giocoso mi distrae, facendomi ridacchiare mentre torno con gli occhioni nei suoi, guardandolo però dal basso, dato che con la testa sono ancora accoccolato al suo petto.
- ho famissima, sai? ho davvero voglia di un maxi gelatone con il mio ragazzo! -
mi incanto davanti al suo sorriso luminoso, perdendomi alla vista di uno spettacolo così meraviglioso che ora appartiene solo a me, unicamente a me… Dylan è mio… e adesso che lo posso dire a voce alta, voglio che tutti lo sappiano, che nessuno osi avvicinarsi più a lui con lo scopo infimo di posare le manacce su qualcuno di cui già sono estremamente geloso… di cui ero geloso già il primo giorno trascorso insieme.
- eheh. -
gongolo… oddio, sto gongolando! davanti a lui! il versetto orgoglioso di averlo tutto per me, in ogni suo dettaglio, l’ha sentito, vero?
lo fisso con gli occhi sgranati nel realizzare ciò che ho appena fatto… senza che Dylan però possa nemmeno immaginare perché l’ho fatto. e psicologicamente mi preparo alla sua domanda curiosa in cerca di spiegazioni, perché lui… sta risvegliando davvero il vero Xander.