true love

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    ღ Siamo angeli con un'ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati ღ

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    LIAM EVANS



    mi crogiolo nel pensiero del mio pulcino che condivide la gelosia con me, mentre insieme camminiamo verso la fermata del bus, mano nella mano come due fidanzatini… non riesco a non sorridere lanciandogli ogni tanto qualche occhiatina piena di entusiasmo prima di tornare con lo sguardo davanti a noi, controllando dove metto i piedi per non rischiare di inciampare… e controllando anche dove li mette lui, soprattutto dove li mette lui, perché per come è maldestro ho troppa paura che cada davanti ai miei occhi senza che io lo possa salvare prima che lui sbatta da qualche parte… contro un palo, per esempio… ma cosa vado a immaginare… già me lo vedo con il nasino bellissimo fracassato per colpa di una botta… e se questo non è amore, davvero non so che sia… perché mi preoccupo da morire, stando attento che non possa capitare nessuna occasione per cui il mio topino possa farsi male… non me lo perdonerei mai se dovesse succedere mentre è con me.
    lo tiro piano sotto la tettoia davanti alla fermata dell’autobus, dove ci si può riparare dalla pioggia o dal sole troppo cocente… di piovere forte ha ormai smesso, ma qualche goccia ancora cade dal cielo grigio che sovrasta le nostre teste minacciando di scatenare nuovamente il diluvio universale come poche ore prima. lascio delicatamente andare la mano di Takahiro per portare il braccio intorno alle sue spalle, avvicinandolo a me per proteggerlo dal freddo, così che possa stare almeno un po’ al caldo a contatto con il mio fianco. e mentre aspettiamo l’arrivo del mezzo che ci porterà a casa del mio pulcino, mi dedico a lui facendogli le coccole.
    non ho mai coccolato nessuno a parte mio fratello, ma forse lui non conta… non ho mai coccolato nessuno di quelli che mi sono portato a letto, non mi è mai importato di loro… ragazze o ragazzi che fossero, per me erano solo corpi da possedere, attimi di ricerca del semplice piacere fisico, nulla di spirituale, nulla che dovesse appagare anche la mia anima… a quel tempo - un tempo nemmeno tanto lontano - avrei preferito andare in un canile per dare le mie attenzioni a un piccolo cucciolo abbandonato, più che a certe persone frivole che volevano far sesso con me mosse dai miei stessi subdoli egoistici desideri.
    eppure non erano mancati quelli che avevano cercato in me qualcosa di più del mero piacere fisico… poveri illusi…

    - Liam, vai già via? -
    una mano si avvolge intorno al mio polso, fermandomi poco prima di riuscire ad alzarmi dal letto… le dita di un ragazzo mi trattengono, sono forti ma allo stesso tempo tremanti, a causa della debolezza dovuta all’orgasmo appena raggiunto… mi sento allo stesso modo, stanco, appagato ma vuoto, come se avessi appena fatto una cosa bellissima ma senza trarne la giusta soddisfazione che si dovrebbe provare in questi momenti.
    mi volto verso di lui, studiando il suo viso arrossato, le sue labbra gonfie dei miei morsi, il suo petto che si alza e si abbassa freneticamente, allo stesso ritmo del suo respiro accelerato… il suo corpo è nudo, bagnato del suo stesso seme… le lenzuola sono sfatte… e ovunque vorrei trovarmi adesso tranne che qui.
    - non ti fermi a dormire? è tardissimo. è pericoloso vagare da solo di notte a quest’ora. -
    mi dice per convincermi a restare, nei suoi occhi vedo il desiderio di qualcosa che io non posso… non voglio dargli… non sono la persona adatta alle coccole post sesso, sono troppo… troppo intime, ancor più intime dell’unione di corpi bollenti che si intrecciano durante un amplesso.
    lo guardo senza dire nulla… e scuotendo il capo, quella è la mia risposta, mi alzo dal letto per rivestirmi, ben deciso a uscire da questo appartamento, il suo appartamento, il più velocemente possibile, lasciandoci dentro un ragazzo ferito… con la morte nel cuore a causa mia…


    ma come diavolo ci sono finito a ricordare un episodio simile?
    mi domando da solo sbattendo le ciglia sorpreso mentre con le dita giocherello distrattamente con i capelli di Takahiro, attorcigliando qualche morbida ciocca bionda intorno al mio indice. è rilassante, tremendamente rilassante.
    non sono mai stato a casa di qualcuno con l’intento di… insomma, di non fare sesso… quindi adesso non mi sembra il caso di riportare alla mente certe passate situazioni, di decisamente poca importanza rispetto all’emozione che mi suscita il solo stare vicino al mio pulcino.
    abbasso immediatamente lo sguardo su di lui, tornando a sorridere perché probabilmente il sorriso l’avevo per un attimo perso, concentrato com’ero in quel ricordo.
    - è questo l’autobus che dobbiamo prendere? -
    indico il mezzo che si è appena fermato davanti a noi. sinceramente spero non sia troppo affollato, così che nessuno possa accostarsi troppo al mio ragazzo, ne sarei dannatamente infastidito. ma forse se fosse talmente affollato da doverci appiccicare per non farci toccare da nessuno se non da noi stessi, non sarebbe tanto male… vero?
    che poi, da quando mi serve una scusa per stringermi al mio pulcino?


    • nella più totale oscurità, tu sei l’unica luce •

     
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    La pioggia non voleva proprio saperne di smettere. Era diminuita ma, di tanto in tanto, una goccia o due si posavano sul mio viso come la sera in cui conobbi Helai. Mi tornava in mente la sua canzone le tue labbra, le tue bugie, la tua lussurria ... è come se tenessi il Diavolo tra le tue mani era esattamente quella l'impressione che mi aveva dato, sembrava che quella canzone l'avesse scritta appositamente per me senza nemmeno sapere ancora della mia esistenza. Mi sentivo davvero come se stringessi il Diavolo tra le mani quando ero con lui. Che sensazione strana.
    Mi scrollai di dosso quei pensieri e tornai a guardare Liam. Sembrava distratto, distante. Sentii un tuffo al cuore.
    Giocava distrattamete con una ciocca dei miei capelli ma aveva lo stesso sguardo che avevo io un attimo prima. Pensava ad un altro. Aveva avuto anche lui brutte esperienze? Esisteva davvero qualcuno capace di ferire un ragazzo così meraviglioso? E se fossi io a ferirlo un giorno? No! Basta! Era ora di finirla con tutte quelle pippe mentali Takahiro l'unica canzone che ti deve frullare in testa è Love who loves you back! Ama Liam con tutto te stesso.
    Alzo lo sguardo verso di lui, mi metto in punta di piedi e gli schiocco un bacio sulla guancia mentre l'autobus finalmente accosta yep! esclamo tutto felice trascinandolo per un braccio su quell'autobus stracolmo della folla dell'ora di punta. Quasi mi si chiude il naso fra le porte automatiche da quanto si sta stretti e un sorrisetto biricchino mi si dipinge in volto mentre mi volto verso Liam. Stretti stretti, appiccicati l'uno all'altro in mezzo a tutta quella gente che poteva vederci e giudicarci. Quell'idea ... mi eccitava da morire Takahiro sei un pervertito.
    Probabilmente ero arrossito come un ebete, lo sapevo, avevo tutta la faccia accaldata e non solo la faccia. Ma diamo la colpa al fatto che in quella scatoletta su ruote non si respirava *cof cof* mi portai la mano alla bocca "tossendo" per togliermi di dosso l'improvviso imbarazzo per i miei stessi pensieri Liam ... dovevo cambiare discorso o megio, distrarmi perchè effettivamente mi stavo dicendo tutto da solo nella mia testa, ma non mi veniva in mente niente. E a cosa potevo pensare quando a dividermi dal ragazzo più bello del pianta, no ma che dico dell'intero universo, c'era praticamente un capello. L'unica fortuna era che mi trovavo un gradino più giù di lui ed essendo già basso di mio non avrebbe notato che quello che avevo nei pantaloni non era un rotolo di monetine apparso all'improvviso sei un caso perso Takahiro

    ↘ Ora che posso stringere la tua mano non la lascerò più andare

    code role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
     
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    mi fa sorridere il modo in cui il mio pulcino debba sollevarsi sulle punte dei piedi per raggiungere la mia guancia, su cui posa un delicato bacio… in realtà mi fa sorridere il fatto stesso che lui mi stia dimostrando i suoi sentimenti, anche ora, con un gesto dolcissimo come questo…
    mi piace l’idea di essere arrivati già a tanto, il non volerci nascondere dalla gente, da nessuno, scambiandoci tenere effusioni in pubblico che mi fanno sentire speciale, come mai mi era capitato.
    e poi mi scappa una lieve risata quando Takahiro mi trascina veloce sull’autobus, come se ci fosse il pericolo di farcelo scappare, come se volessimo gridare al mondo di aspettarci perché abbiamo cose importanti da fare… e noi davvero non abbiamo tempo da perdere.
    ci ritroviamo praticamente bloccati davanti alle porte del bus talmente è strapieno di persone… con il topino costretto a fermarsi sul gradino più basso rispetto a quello dove sono io. e il mio piano diabolico di stargli appiccicato per tutto il tempo va letteralmente a quel paese. sbuffo un po’ impazientito, imbronciato come un bimbo… così è impossibile riuscire a stringerlo comodamente, data la sua altezza… non che mi dispiaccia poi che lui sia così piccino rispetto a me, mi fa venire una voglia immensa di proteggerlo, di avvolgerlo tra le mie braccia per non liberarlo mai più… come fosse in una prigione da cui anima viva potrà mai trascinarlo via, rubandomelo come si ruba il più prezioso dei tesori… perché sì, chissà in quanti me lo invidieranno ogni giorno da ora in poi, desiderando portarlo via da me.
    lo sento tossicchiare, allora subito abbasso lo sguardo su di lui, sul faccino arrossato del mio pulcino bellissimo… mi fa battere il cuore in una maniera assurda, come mai avrei creduto possibile… e cosa potrei pensare se non che tutta questa folla lo stia mettendo a disagio? non trovo altre spiegazioni, né per le sue guance accaldate né per la sua voce che mi chiama ma non aggiunge altro…
    - tutto bene, cucciolo? -
    gli domando portando una mano ad accarezzargli i capelli… scorro lentamente con le dita tra essi, sistemando poi qualche forcina che ho spostato durante il percorso, mentre gli sorrido rassicurante… con la mano libera sono costretto a tenermi alla sbarra metallica laterale, così da mantenere l’equilibrio per non finire addosso al mio topino, altrimenti adesso me lo starei coccolando come si deve, mentre lo scruto con sguardo attento, cercando di carpire ogni indizio utile a farmi capire cosa gli stia succedendo, cosa gli stia passando per la testolina.


    • nella più totale oscurità, tu sei l’unica luce •

     
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